venerdì 24 dicembre 2010

"IL CASTELLO DI ZAMPACICCIA ZANZAMIAO" di Geronimo Stilton

Geronimo doveva andare da sua zia Lippa, ma si era perso. Ad un certo punto un fulmine cadde vicino a lui ed illuminò un castello. Entrò nel castello e andò nella dispensa per cercare qualcosa da mangiare, ma non c'era niente. Geronimo aprì una porta nella dispensa, e trovò uno scheletro di ratto. Allora scappò via dalla cucina, corse in bibblioteca e da uno scaffale uscì il fantasma di Zampamozza Zanzamiao insieme ad uno scricchiolio; dopo un altro scricchiolio il fantasma scomparve. allora geronimo chiamò al telefono sua sorella Tea. Finita la chiamata si accorse che era la notte di Halloween. Geronimo andò in una camera da letto e sentì di nuovo lo scricchiolio e un miagolio. Cadde un fulmine vicino a lui e vide una sagoma oscura che lo fece spaventare: era suo cugino trappola insieme al suo nipotino preferito Benjamin e a Tea che aveva con sé una macchina fotografica per lo scoop del fantasma. Tutti andarono ad esplorare il castello, andarono dove c'era lo scheletro di ratto ma era sparito; però videro un chiodo... ad un certo punto da dietro i libri di storia, in biblioteca, comparve e scomparve il fantasma insieme allo scricchiolio. Geronimo gridò aiuto, andarono tutti in biblioteca, ma non trovarono nulla tranne Benjamin che vide dei graffi sul pavimento. Il fantasma apparve e scomparve di nuovo insieme allo scricchiolio. Poi lo scricchiolio si fece sentire di nuovo, ma questa volta non era il fantasma, bensì una mummia. Geronimo urlò, tutti andarono a vedere ma non trovarono niente tranne Benjamin che trovò un pezzo di carta igienica per terra. Poi Geronimo scoprì che la padrona del castello si chiamava Zampaciccia Zanzamiao. Mettendosi a letto, Geronimo vide una strega riflessa da uno specchio. Geronimo urlò, ma quando furono tutti riuniti non videro nulla e non gli credevano tranne Benjamin. Quando Geronimo si mise a letto, entrò un gufo, si mise a cantare e volò via con un rumore meccanico. Così Geronimo chiamò Benjamin il quale trovò una penna bianca di pollo dipinta di grigio. Poi vide tante ragnatele senza neanche un ragno...Era mattina ma Geronimo aveva sonno. Così andò in una stanza, si mise a letto ma sentì uno strano ronzio con delle ombre di pipistrelli e vide comparire un vampiro, ma poi scomparve tutto ed entrò Benjamin il quale trovò dei fili elettrici per terra. In seguito esaminarono tutto quello che avevano trovato:
1) lo scheletro di ratto era appeso;
2) il fantasma appariva attraverso un passaggio segreto;
3) se il fantasma fosse vero non lascerebbe i segni...;
4) … e neanche la farina;
5) la mummia era qualcuno che si era avvolto nella carta igienica;
6) le vere streghe non si riflettono negli specchi;
7) il gufo era meccanico;
8) le ombre dei pipistrelli sono proiettate;
9) i vampiri scompaiono quando il sole è sorto.
Allora incontrarono Zampuccio ovvero il gatto che gli aveva fatto tutti quelli scherzi. Zampuccio tolse un libro dalla libreria ed essa girò su se stessa. Lì sbucò fuori una gattina di nome Zampina che era la sorella di Zampuccio e tutti e due insieme a Benjamin si fecero amici.
Dopo un anno il castello venne restaurato e tante persone si misero in coda per visitarlo insieme ai nuovi effetti speciali.


A me questo libro è piaciuto molto e lo consiglio a chiunque vada in biblioteca o in libreria.

Matteo Muccilli 1^B

lunedì 20 dicembre 2010

Il mistero degli Studi Kellerman

Classe:1B/autore:Ken Follet/casa editrice:Mondadori.

Mick Williams, giovane investigatore in erba, è molto interessato alle imprese di una banda di audaci quanto inafferrabili rapinatori di banche. Quello che certo non immagina è che ben presto la sua strada si incrocerà con la loro. Il suo amico Izzy, infatti, gli insegna come entrare di nascosto negli studi cinematografici Kellerman, da tempo in disuso e in attesa di venir demoliti per far posto a un grande albergo. E' un luogo che custodisce troppi segreti, e tra i tanti misteri ce n'è uno che riguarda proprio la banda di rapinatori, che sembra capace di far perdere le proprie tracce come per magia. Quando però i due ragazzi se ne rendono conto, è troppo tardi: ormai sono nei guai fino al collo. I due banditi cercano di catturare i ragazzi ma non riescono nel loro intento e vengono arrestati.


Commento:è un giallo molto interessante con molti colpi discena è intrighi appassionanti.

venerdì 17 dicembre 2010

IL PADRE SCRIVE LA GUERRA

C' era una piccola famiglia composta da madre, padre il loro figlio di nome Tommi.
Un giorno mentre il papà, che era un cronista di guerra, era al lavoro, il figlio con sua mamma si sedettero sul divano a guardare il telegiornale e sentirono che il padre era stato rapito e portato ad Amsterdam.
Da quel momento iniziò una lunga storia e uno scambio di lettere dove parlavano delle loro giornate e il padre raccontava della guerra.
Tommi sperava di rivedere il padre a Natale, ma il padre non c' e la fece. Riuscì a liberarsi il 27 dicembre.
Tornato a casa tutti si raccontarono i brutti e i bei momenti passati.

Il libro è molto triste ma interessante perchè racconta di una famiglia separata ma spiega anche la situazione della guerra.

Giada Errico 1B

mercoledì 15 dicembre 2010

MERCOLEDì 16 DICEMBRE 2010

Storie di fantasmi
Il fantasma buono

C'erano una volta tre fratelli che vagavano da giorni nel deserto senza cibo ne acqua. Si fermarono a riposare sotto un albero, quando Jiri, il fratello più piccolo, si addormentò e gli altri due fratelli, reputandolo un peso, decisero di lasciarlo lì.
Jiri, quando si svegliò, capì di essere stato abbandonato e mise delle trappole per procacciarsi il cibo. Prese un topo e un uccello che liberò poi per lasciarli vivere. Entrò a riposarsi in una cavità dell'albero dove incontrò un fantasma che gli dide le sue ossa che una volta buttate a terra avrebbero esaudito tutti i suoi desideri.
Jiri allora desiderò un villaggio felice, dove un giorno tornarono i suoi fratelli che gli spiegarono l'accaduto. Jiri raccontò loro del sacchetto di ossa e del suo potere, lo diede ai suoi fratelli che poi scapparono con il sacchetto. Jiri rimase ancora solo, senza villaggio e questa volta anche senza magia, quando, arrivarono in suo aiuto il topo e l' uccello che un giorno aveva liberato. Insieme ritovarono il villaggio e vissero tutti felici e contenti!

Secondo me questo libro è molto bello ed anche insolito.

Martina Monzio Compagnoni 1b

lunedì 13 dicembre 2010

Il Fantasma Robespierre

C'erano una volta due ragazzi Aziz e Patrick che vivevano in una piccola città di nome Aurtox.Una mattina Patrick si svegliò per andare a scuola e vide un gruppo di persone che parlavano.Quando usci' da scuola insieme ad Aziz videro sui giornali:"ucciso con la ghigliottina".I due amici andarono a sedersi su un albero parlando di questa cosa. Dopo un po' di ore incontrarono un signore vestito tutto di nero che gli chiese un'informazione.Patrick lo fermò e gli chiese se era un giornalista e se sapeva qualcosa del morto trovato quel giorno,il signore non rispose.
Quando se ne andarono Aziz chiese a Patrick perché voleva sapere se quello era un giornalista e lui gli rispose che voleva diventare anche lui un giornalista e che sapeva da chi farsi aiutare.Aziz gli domandò da chi e Patrick gli disse che il padre di Julie faceva quel lavoro e che poteva aiutarlo a diventarlo anhe lui.Aziz era sorpreso ma Patrick era convinto della sua della decisione.Dopo pochi giorni si venne a sapere di un altro morto e Patrick disse che se voleva occupare lui.Dopo un po' di indagini Patrick scopri' chi erano i morti:il primo era Frugot e il secondo Ledemuche.
un giorno mentre erano a scuola la polizia arrestò il professor Beltrand e tutti ne furono stupiti.
Dopo un po'di giorni,leggendo un giornale Patrick scopri' che non era stato il professor Beltrand ad uccidere quei ragazzi ma era stato il boia

Per me questo libro è molto bello e piacevole perchè pagina dopo pagina ti lascia col fiato sospeso
Carlotta Maino 1 B

venerdì 10 dicembre 2010

La ragazzina Maxine è tormentata dalla scomparsa del fratello maggiore Derek e i suoi genitori hanno dovuto fare la cosa piu' orribile che non sia mai capitata a nessun altro riconoscere i suoi abiti che aveva indosso quel giorno. Maxine riesce a superare questa situazione mentre i suoi genitori, in particolare sua madre,non riescono a superarla. Sua madre presa dall' angoscia, contatta una medium di nome Luella Oribine che dice di parlare con i defunti . Maxine va' a scuola normalmente con il suo amico Cam, però qualche volta marina la scuola per andare a giocare in una sala giochi a ''Zola il potente''.La sua proffessoressa Sorriso, quando capita, avvisa i suoi genitori che la puniscono mandandola in camera sua. Ad un certo punto Maxine riceve delle chiamate anonime e sente la voce del fratello e ha la sensazione che qualcuno le stia giocando un brutto scherzo.Dopo molte sventure la ragazzina và in chiesa a pregare davanti alla statua di Sant' Antonio e li' ha un appuntamento con il ragazzo misterioso.Lui è nascosto dietro alla statua che per sbaglio la fa' cadere proprio sulla bambina che viene salvata da Padre Matthew. Alla fine Maxine riceve un' altra telefonata sempre dal ragazzo misterioso che la invita al cimitero, ma Sweeney ascolta tutto e si presenta anche lui al cimitero. Però mentre sta assalendo Cam , Sweeney sente che sta arrivando Maxine ma viene preceduto da alcune parole a cui tutti non ci potessero credere. Era Derek !!!!!!!!
Appena Sweeney fuggi' a gambe levate apparve Derek da dietro gli alberi e fece sobbalzare Cam.
Ora Maxine aveva il cuore colmo di gioia per poter ritrovare la felicità nella sua famiglia.



A me personalmente mi è piaciuto molto e spero che nel corso dell' anno io lo possa rileggere


Aurora De Rosi 1° B