martedì 26 aprile 2011

il bambino con il pigiama a righe

Un giorno un bambino di nome Bruno con la sua famiglia andò ad Auscit ma dopo pochi giorni si stanchò e volle tornare a Berlino dove viveva prima.Andarono ad Auscit perchè suo padre doveva lavorare ma a Bruno non gli piaceva la nuova casa e disse a sua mamma se potevamo tornare a Berlino, ma la mamma disse di no perchè se nò suo papà non poteva lavorare ,a nessuno piaceva quella casa neanche alla mamma.A bruno mancavano molto i suoi amici e a sua sorella Gretel mancavano le sue amiche un giorno la loro cameriera andò a parlare con bruno e lo convinse che dovevano restare nella casa per motivi di lavoro però neanche alla cameriera piaceva quella casa un giorno bruno visto che non si divertiva costruì un'altalena ma mentre si stava spingendo cadde e si ruppe un ginocchio sua sorella andò subito da lui e lo medicò e la mamma e il papà decisero di stare per sempre in quella casa e dopo un po di tempo Bruno si fece nuovi amici.



Carlotta Maino 1B
QUESTO LIBRO è MOLTO BELLO E LO CONSIGLIO A TUTTI

mercoledì 20 aprile 2011

La squadra dei bignè

Il libro che ho letto parla di un ragazzino come tanti che si chiama Bjorn soprannominato da tutti Botolo. Botolo andava a scuola come tutti,ma un giorno Pluto (il loro professore, soprannominato cosi perchè quando urlava sembrava che abbaiasse) disse a tutta la classe che la loro scuola partecipava ad un torneo di calcio. Alla classe però questo non stava affatto bene cosi tutti i compagni di Botolo, Chips,Megafono,Marylin,Scimitarra,Artiglio,La doppietta 1 , la doppietta 2,Asterix , Obelix e Bernoccolo chiesero tutti insieme a Pluto il perchè e se si poteva non partecipare. Ma questi disse loro che in palio c'era un bellissimo viaggio a Parigi e la squadra dopo tanta esitazione dovette cedere.Gli allenamenti si svolgevano non solo tutta la settimana ma comprendevano anche il Sabato ela Domenica,ovviamente questo alla squadra non piaceva anche se ormai era già tutto deciso. Arrivò il momento della prima partita ,tutti molto entusiasti scesero in campo e pareggiarono.Purtroppo ,ci furono dei conflitti tra Artiglio e Scimitarra,cosi quest'ultimo decise di andarsene definitivamente dalla squadra. Ovviamente il resto della squadra ci restò male perchè aveva perso il giocatore più forte,ma Botolo, finiti gli allenamenti andò a casa di Scimitarra per capire cosa fosse realmente accaduto. Egli gli raccontò tutto e solo in quel momento riuscì a capire perchè se ne fosse andato dalla squadra,anche se per Botolo Artiglio rimaneva il suo migliore amico.Nei giorni seguenti,ripresero gli allenamenti in manirera più intensa.Dopo una settimana arrivò il momento di giocare una nuova partita,la seconda del torneo ed in quell'occasione ci fù una sonora sconfitta.Finalmente dopo settimane di alllenamenti e partite giunsero a disputare la finale durante la quale riuscirono a pareggiare.Dati i precedenti risultati,quest'ultimo sforzo non fù sufficiente per raggiungere la vittoria al torneo,così tutti i ragazzi si consolarono mangiando dei bignè offerti dal loro amico Bernoccolo.


Aurora De Rosi 1°B

venerdì 15 aprile 2011

storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

Una gabbianella, con il manto argentato,molto sfortunata finisce nella marea nera. cercò con tutte le sue forze di trascinarsi a terra e per sua fortuna incontrò un bel gattone nero. la gabbianella sfortunata chiese a zorba (il gatto nero) tre favori, zorba accettò e andò a cercare aiuto ma la poverella con le sue ultime forze depose un uovo. quando zorba tornò la trovò morta. un bel giorno l'uovo si schiuse e da li uscì un bel pulcino, che si scoprì in seguito che quel bel pulcino era una femmina. il nome della madre non si sapeva quindi la chiamarono fortunata. una delle promesse fatte da zorba era di insegnare, alla piccola fortunata, a volare. che per lui era una cosa impossibile ma con l'aiuto di un'umano ci riuscì. questo libro mi è piaciuto perchè è una storia molto emozionante. Altea Giardina Ib